Il prossimo lunedì al Dall'Ara il Bologna ospiterà la Juventus, due squadre appaiate al terzo posto a due sole giornate dalla fine del campionato. E se i punti indicano una situazione di parità lo stesso non si può dire del morale e dell'entusiasmo che porteranno in campo. Il Bologna guidato da Thiago Motta ha riacceso l'orgoglio di una città da molti anni lontana dai riflettori, disputando un campionato all'insegna del bel gioco e dell'equilibrio tattico. Riuscire a conquistare oltre alla qualificazione in Champions anche il terzo posto battendo i rivali della Juventus sarebbe il coronamento di un sogno per i romagnoli.
Per i bianconeri lo stato d'animo non è certamente lo stesso, non solo per la posizione in classifica ma soprattutto per la sensazione che si prova alla fine di un ciclo e non si è ancora programmato il futuro. Il pareggio casalingo ottenuto a tempo scaduto contro la retrocessa Salernitana è chiaro indizio di crisi, non solo di gioco ma anche e forse soprattutto di identità. Una compagine abituata a lottare per ben altri traguardi non riesce a trovare stimoli adeguati al proprio percorso storico e il disagio si trasforma in scarsa fiducia nei propri mezzi di fronte a ostacoli francamente alla loro portata.